Le criticità che si erano rilevate dopo l’alluvione dello scorso ottobre, purtroppo, non sono state nel frattempo risolte completamente. A seguito di continui sopralluoghi abbiamo constatato che rimangono chiusi:
1) il ponte di Rongio Camillo (nella quinta tappa) ma che si può aggirare facilmente con una breve deviazione di alcune centinaia di metri (segnaletica sul posto);
2) il ponte di legno a Sagliano sul torrente Cervo (nella settima tappa): si evidenzia che, comunque, a soli 20 metri c'è il ponte in cemento che permette il transito e l'attraversamento del torrente.
Sempre nella settima tappa, è stato riaperto il viadotto della Pistolesa così come il ponte sul torrente Oropa in regione Valle (tappa verso Favaro).
La deviazione che da Sant’Eurosia scende a regione Valle resta obbligatoria: la passerella sul torrente Oropa in località Nantua, posta sul percorso originario, è stata spazzata via dalla furia dell’acqua ed al momento non è stata ancora ricostruita.
Infine, dopo
sei anni, è stata finalmente riaperta la strada che da Pratrivero sale a
Portula (quinta Tappa) che permette così di evitare la discesa e
successivamente la risalita lungo la strada chiamata “Nochetta” che era molto
ripida.
Nell’ultimo
periodo inoltre, il Biellese è stato investito da alcune trombe d’aria che
hanno provocato la caduta di molte piante e di conseguenza l’impedimento di
passare agevolmente su certi sentieri: subito ci siamo attivati e abbiamo
cercato di creare un varco attraverso l’enorme mole di legname caduto per
permettere un comodo passaggio.
Abbiamo
inoltre pulito molti sentieri che durante l’estate vengono regolarmente invasi
dai rovi e dalle felci e abbiamo effettuato la manutenzione il ripristino della
segnaletica.
Buon Cammino
a tutti.
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A.C.