domenica 20 settembre 2020

Un pensiero ed un ringraziamento

 

Cari amici,

siamo riusciti anche quest’anno a portare a termine il nostro cammino pellegrinaggio di gruppo lungo i sentieri che conducono alla Madonna Nera nonostante le difficoltà organizzative e logistiche determinate dell’emergenza sanitaria in corso.

Siamo riusciti nell’intento, modificando leggermente il tracciato: ciò al fine di poter essere ospitati nei posti tappa che hanno permesso il rispetto del distanziamento sociale. Noi, 13 pellegrini, giunti da diverse province italiane, siamo stati accolti nel rispetto di tutte le precauzioni.

Vi ringrazio per la vostra partecipazione, vi ringrazio per averci creduto. E di questi tempi la vostra presenza non era scontata. Ma come già avevo detto, è proprio in ‘tempore famis’ che si può creare bellezza e questo cammino, secondo me, è stato certamente uno dei più belli e più sentiti.

Cito don Gianni Marmorini della Comunità di Romena: ”Nella Bibbia il verbo camminare è il più usato di tutti, forse a significare che stare in cammino è la cosa più importante della vita? In ebraico Camminare si dice Halakh e questo verbo è sinonimo di vivere, non esiste vita senza cammino. Mi piace pensare che in Israele le strade non hanno nome, mentre lo hanno gli incroci, quasi ad indicare che quello che conta durante il cammino, non è il cammino stesso ma gli incontri che si fanno”

E come Gesù amava camminare lungo le strade più appartate, anche noi abbiamo percorso piccoli e antichi sentieri … e su questi piccoli e antichi sentieri facciamo gli incontri più belli e più umani ... e su questi piccoli e antichi sentieri giungiamo alla nostra Meta.

Il Cammino della Gran Madre è e vuole restare un pellegrinaggio mariano senza trasformarsi in un trekking con nomi altisonanti. Anche se vuole continuare a crescere, non aspira a diventare un cammino di massa: sono convinto, infatti, che un cammino sia reso speciale non dal numero delle persone che lo percorrono, ma dall’animo del pellegrino che lo affronta, con spirito di ricerca interiore. Con le parole di San Riccardo …

TURISTA

è chi passa senza né carico né direzione

CAMMINATORE

chi ha preso lo zaino e marcia

PELLEGRINO

chi, oltre a cercare, sa inginocchiarsi quando è necessario

 

Il C.G.M. non porta il nome di nessun santuario o luogo attraversato, ma solo quello di Maria Madre di Dio, che è possibile venerare nelle 38 chiese che si incontrano lungo il percorso.

Penso, per concludere, che il lume che ci è stato donato al santuario di Graglia da don Eugenio Zampa sia stato un bellissimo dono, simbolo di luce, quella Luce di Cristo che noi pellegrini, attraverso Maria, siamo sempre in ricerca.

Appuntamento quindi al prossimo anno, per la quinta centenaria incoronazione della statua della Madonna di Oropa prevista per il 29.08.2021 … naturalmente sui passi del Cammino della Gran Madre.

tonino


p.s. nell'attesa della pubblicazione delle foto e del video di questo cammino appena concluso vi propongo alcuni frammenti del pellegrinaggio ed il pensiero di alcuni partecipanti











Franco Stagni

"Non so cosa o Chi mi chiama a fare questo pellegrinaggio, i Santuari Mariani, il paesaggio, la compagnia, ma alla fine davanti alla Madonna Nera di Oropa, nonostante la commozione, mi pervade un profondo senso di serenità che mi accompagna a casa".


Cinzia Beatrice

"Cammino di ringraziamento e speranza: ognuno porta nello zaino le persone care, le situazioni difficili, le ferite del passato, ma anche le gioie, la gratitudine per i doni ricevuti. Si condivide la fatica delle salite, la durezza dell’asfalto, la pioggia battente, il sole e poi la frescura del bosco. Ci si ritrova, fratelli, a meditare con le bellissime musiche e testi proposti da Roberto, a pregare con l’Ave Maria…  “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome” … e davvero Lui è lì con noi, cammina con noi, come sulle strade di Galilea (e non aveva le nostre scarpe tecniche).

Avevo già percorso questo cammino in solitudine due anni fa, ma ora sperimento la bellezza e la forza che si riceve nel sentirsi fratelli pellegrini, nell’unire per un tratto le nostre vite, nell’affrontare insieme i disagi della pioggia nelle prime ore di cammino e le gioie del condividere la mensa alla sera … il vino della gioia come alle nozze di Cana.

Ad ogni svolta nelle cappelle o sui muri, ad ogni paese nelle chiese e nei santuari la Madonna Nera ci attende e ci pone sotto il suo manto. E’ il volto misterioso e dolce della Salus Infirmorum, quello della Madonna di Loreto ed infine quello atteso con commozione della Regina del Monte di Oropa, quando, dopo aver baciato la soglia della Sua casa, ci avviciniamo all’altare, carichi dei nostri zaini e di tutte le preghiere di intercessione che Le portiamo. Insieme siamo Chiesa, fragile, ammaccata, ma pur sempre Sposa di Cristo. Camminando insieme abbiamo fatto voto di vastità… e il cammino va sempre oltre".

“Amo le porte aperte

dei testardi amanti,

dei pericolosi visionari,

degli incredibili,

di chi ha fatto voto di vastità

strade per tutti noi

di un paradiso che è già qui.

Amo le porte aperte di Dio.” 


don Francesco Fiorillo, 

Fraternità Monastero di San Magno, 

Fondi