venerdì 30 giugno 2017

OROPA !

Si è conclusa oggi la seconda edizione del Cammino Mariano dedicato alla Madonna Nera.

La tappa è stata di media difficoltà: con una lunghezza di 14 chilometri e mezzo circa ed un dislivello positivo di quasi 820 metri, i pellegrini hanno affrontato l'ultimo tragitto che li ha condotti al Sacro Monte di Oropa.

Il cammino odierno ha offerto panorami mozzafiato che resteranno nei ricordi dei presenti. I borghi attraversati non sono stati molti: anzi, la tappa si è sviluppata principalmente tra conifere e pascoli.

Per questo motivo questa è stata la tappa della contemplazione, la tappa dei bilanci: ogni pellegrino si è interrogato per chiedersi che cosa ha ricevuto dal Cammino e che cosa porterà con sé di questa esperienza, da domani, nella vita quotidiana.




Rispetto alla I edizione, anzichè passare per l'Alpe San Bartolomeo e l'Oratorio di San Grato, i pellegrini hanno fatto visita al piccolo paesino alpino di Bagneri ed al complesso della Trappa, antica costruzione risalente alla fine del 1700, divenuta Monastero a seguito della presenza dei monaci trappisti fuggiti dalla Francia a seguito della rivoluzione... un edificio carico di storia e spiritualità.




   

Finalmente Oropa.... all'arrivo tanta pioggia....

 


Termina quindi innanzi alla Madonna Nera di Oropa  il pellegrinaggio iniziato a Trivero il 22 giugno scorso.

Un ringraziamento caloroso va ai pellegrini che hanno creduto in questo Cammino.

Un grazie particolare a Tonino Crestani, ideatore del Cammino della Gran Madre ed accompagnatore dei pellegrini, con cui ha condiviso fatiche, pensieri e silenzi... ed a Bruno Bosia, non solo per l'assistenza logistica, ma per aver impegnato, come sempre, tutte le proprie energie affinché il cammino si svolgesse alla perfezione.

E' stato un Cammino duro.. e quindi... un ringraziamento anche ad Alberto e Angelo hanno dovuto interromperlo per motivi fisici, con la promessa e la speranza di riprenderlo il prossimo anno.

La terza edizione del Cammino della Gran Madre si svolgerà nella tarda primavera del 2018: chiunque fosse interessato potrà segnalarsi fin da ora a Tonino Crestani e Bruno Bosia.



SUB TUUM PRAESIDIUM
Sub tuum praesidium confugimus,
Sancta Dei Genetrix:
nostras deprecationes ne despicias in necessitatibus,
sed a periculis cunctis libera nos semper,
Virgo gloriosa et benedicta






... Ci siamo quasi....

 
 
Ottava e penultima tappa
 
Ieri, giovedì 29 giugno, i pellegrini hanno raggiunto il Santuario di Graglia, meta della penultima tappa di questo stupendo Cammino mariano.
 
 
Ma andiamo con ordine.
 
Durante l'intera giornata, il cielo è rimasto praticamente sempre coperto e le nuvole hanno impensierito un po' i pellegrini che, comunque, sono riusciti a non prendere acqua come nei giorni scorsi.
 
Partiti da Sagliano, i nostri hanno affrontato la tappa più lunga del Cammino puntando decisamente verso la Valle Elvo. In sequenza sono stati attraversati borghi e paesi quali S. Eurosia (graziosa parrocchiale del XVII secolo) e Cossila San Giovanni, Pollone, Verdobbio, Sordevolo ed infine Graglia.
 
 
Dopo una dura salita i pellegrini hanno fatto una piccola pausa presso la Torre Martini posta sul bric Burcina per poi ridiscendere attraversando un bellissimo parco in cui trovano dimora sequoie centenarie.
 
 
 
Successivamente è stata la volta di Pollone, cittadina di origini antichissime, che ha dato i natali al Beato Piergiorgio Frassati.
 
 
 
 
 
Per finire Graglia ed il suo Santuario dedicato alla Madonna di Loreto, dove è stata celebrata la S. Messa.
 
 
 
Vuoi per le fatiche fisiche e spirituali accumulate in questi giorni di cammino, vuoi per l'avvicinarsi della meta di Oropa, i pellegrini hanno seguito con commozione la celebrazione ... è la "terra di mezzo del pellegrino" ... il momento in cui si è combattuti tra la felicita dell'imminente ritorno a casa e la tristezza della condivisione del cammino, dell'avventura.
 
Dopo cena, tutti all'"eco endecasillabo" lungo il sentiero che conduce al Colle San Carlo: parole pellegrine indirizzate verso il Santuario e riprodotte naturalmente in undici sillabe.
 
 

giovedì 29 giugno 2017

Destinazione .... Sagliano Micca


Tappa facile quella di oggi: circa 20 chilometri lungo un percorso non troppo impegnativo.

La pioggia incessante della notte ha impensierito i pellegrini, che già temevano di dover "andar per ager" indossando poncho e mantelline impermeabili... ed in parte così è stato.



Durante la giornata, però, solo qualche nuvola capricciosa ha fatto capolino sulla testa dei partecipanti ed addirittura in sole si è intravisto, donando un pò di serenità.

 

La tappa di oggi, caratterizzata anche da dislivelli meno interessanti rispetto a quelli della tratta precedente, ha permesso il passaggio dalla Valle del Ponzone a quella del Cervo. Il primo obiettivo dei pellegrini è stato quello di raggiungere il Santuario della Brughiera, espressione del barocco biellese del '600.

A seguire la via Crucis con le 14 cappelle abbellite con affreschi risalenti al terzo decennio del 1800 e quindi la visita alla parrocchiale di san Fabiano e san Sebastiano a Bulliana. Infine Mosso e, attraversando il ponte della Pistolesa, Veglio. 

Saliscendi continui, dunque, ma non difficili fino all'ingresso della Valle Cervo dov'è iniziata la discesa verso Sagliano Micca, meta odierna.

Sagliano è rinomata per aver dato i natali due personaggi importanti: Pietro Micca, famoso per le sue gesta durante l'assedio di Torino da parte delle truppe francesi nel 1706, e Pietro Antonio Serpentiero, rinomato intagliatore e scultore.  Degna di nota la parrocchiale dei SS. Giacomo e Stefano.

                 

Al termine del cammino odierno, l'accoglienza offerta da parte del Comune di Sagliano Micca è avvenuta nella palestra comunale e, come l'anno scorso, è stata ottima: una cena ha concluso la giornata rallegrando ospitanti ed ospitati.



Grazie Sagliano Micca!

martedì 27 giugno 2017

Passo dopo passo


Quinta tappa: GATTINARA-MASSERANO

19 sono i chilometri che ieri, lunedì 26 giugno, sono stati percorsi da Gattinara a Masserano: il percorso è stato prevalentemente pianeggiante, almeno fino a S. Eusebio dove, passo dopo passo, i pellegrini si sono arrampicati al Santuario della Madonna degli Angeli per poi ridiscendere, lungo sentieri panoramici, verso Masserano.

Lozzolo, Orbello, Corticella, Roasio e Forte di Brusnengo sono le località ricche di bellezze naturali e  di luoghi di culto storici e spirituali che, zaino in spalla, i camminatori hanno attraversato e visitato: solo per citarne alcuni, la parrocchiale di San Giorgio a Lozzolo, risalente alla metà del 1400 e la Parrocchiale di Santa Maria a Roasio. 

Molto apprezzata la VIA CRUCIS voluta da Don Luigi Longhi lungo il rio Bisingana: un percorso dove cultura laica e cultura ecclesiale si fondono insieme in uno spazio naturale ricco di opere d'arte "plastica" e, appunto, "spaziale".



A Masserano, l'attenzione è stata focalizzata non solo sul palazzo dei Principi ma anche alla chiesa di San Teonesto, dov'è possibile ammirare la Madonna Nera "SALUS INFIRMORUM".

In serata un buon pasto rilassante....



Sesta tappa: MASSERANO-PORTULA

















Nella tappa odierna invece, dopo una rifocillante colazione, i pellegrini hanno affrontato una tappa molto dura, impegnativa: abbastanza breve con i suoi 16 chilometri, ma ricca di dislivelli tosti, una tappa da polpacci robusti. 


 













Prima di impegnarsi nelle RIVE ROSSE, nella frazione MOLINE di Masserano è stato possibile visitare l'oratorio della Beata Vergine d'Oropa: la presenza Mariana è continua e l'immaginaria linea che unisce Chiese, Oratori, Santuari dedicati alla Madonna Nera fa da sfondo al percorso del cammino in corso. La fatica si è fatta sentire: una breve sosta a Ponzone ha permesso ai pellegrini di recuperare le ultime forze necessarie a raggiungere il Santuario di Rossiglione e quindi Portula.









lunedì 26 giugno 2017

da Postua a Gattinara con tappa a Sostegno



3^ Tappa

da Postua a Sostegno

pellegrini alla partenza
             


Nella tappa di sabato 24 giugno i pellegrini hanno affrontato le magnifiche Rive Rosse rese un po’ faticose dai ripidi saliscendi ma assolutamente interessanti per i fantastici panorami.  

 


Degna di nota, la visita al Santuario della Madonna di Loreto, una chiesetta immersa nel bosco, sorta su una preesistente cappella della seconda metà del ‘600. Da qui il gruppo dei pellegrini ha fatto rotta su Guardabosone: come nella precedente edizione del Cammino l’Amministrazione Comunale ha presentato le bellezze artistiche della cittadina, caratterizzata da un bel nucleo medioevale e da continui porticati.

                    


Dopo Guardabosone è stata la volta di Crevacuore, già feudo dei Signori di Masserano: i Fieschi. Il borgo antico della città offre la possibilità di visitare la Chiesa della Madonna Assunta e l’Oratorio, in stile barocco,  di San Bernardino e di Santa Marta.




A seguire Azoglio, dove il gruppo capitanato da Tonino Crestani ha potuto visitare, tra l’altro, la Cappella della Bertogna ed il Santuario di Santa Maria della Fontana, ed infine Sostegno. Tappa obbligatoria l’oratorio di San Giacomo: la leggenda vuole che la cappella posta lungo la Vercellesa, la strada che collega la Valsessera a Vercelli fosse dedicata all’Apostolo Giacomo il Maggiore proprio perché la strada era utilizzata, nei secoli addietro, dai pellegrini della zona che si recavano a Santiago del Compostella.




4^ tappa

da Sostegno a Gattinara


Nella notte di domenica 25 giugno, la pioggia ha fatto capolino quasi inaspettatamente: i sentieri, soprattutto quelli con fondo argilloso, si sono trasformati in strisce di fango che hanno ulteriormente messo a dura prova i piedi dei pellegrini, già pesantemente torturati dalla calura del giorno precedente.


                                


Dopo aver lasciato Sostegno ed aver raggiunto il valico alla Bocchetta delle Chignole, il percorso si è sviluppato lungo il “sentiero di Fra Dolcino” caratterizzato da un continuo saliscendi che ha messo in fila “bric”, “cime” e “selle” per la gioia dei polpacci.


 


  


Alla “Bonda Grande” si è potuto ammirare la Chiesetta della Madonna del Grappa e il rifugio EDVALS.

I pellegrini hanno poi attraversato gli storici vigneti di Gattinara, giungendo alla Torre delle Castelle ed ammirando un panorama mozzafiato sulla città. Tappa finale la statua della Madonna Nera di Rado nella Chiesa di San Pietro.
  



sabato 24 giugno 2017

Eccoci sui giornali



Il quotidiano LA STAMPA dedica una bella pagina al Cammino della Gran Madre.

Un interessantissimo articolo di Francesca Fossati rende omaggio al pellegrinaggio mariano.









venerdì 23 giugno 2017

Il Cammino procede....


La prima tappa del cammino, Trivero - Alpe di Noveis è stata molto dura. 


Complice il caldo asfissiante, i pellegrini hanno percorso la Val Sessera per oltre 15 km  non senza qualche difficoltà: il dislivello positivo di circa 750 metri  ha chiesto molto alle gambe dei partecipanti che hanno potuto dissetarsi all'Alpe di Noveis e rinfrescarsi con l'aria più mite dei 1000 metri.


Non solo nel fisico ma anche nello spirito, i pellegrini sono stati rinfrancati anche dalle parole del Diacono Federico Iacolino all'Oratorio delle Piane di Viera, interessante opera architettonica costruita come ex voto dagli abitanti di Viera e Rivò nel primo decennio del secolo scorso per aver scampato l'epidemia di vaiolo.



In serata il meritato riposo.

  



Questa mattina, i pellegrini si sono alzati presto per mettersi in cammino di buona lena: dopo la dura levataccia ai primi raggi del sole, alle 06.30, zaino in spalla, gli stessi erano in marcia per evitare la canicola delle ore più calde.


In programma la seconda tappa: dall'Alpe di Noveis a Postua lungo sentieri, mulattiere e stradine che si sono sviluppate per oltre 12 km, prevalentemente in discesa.


Dopo aver ammirato il panorama dalla cima dell'Alpe di Sparavera, i pellegrini hanno raggiunto prima Venarolo e poi Piasca, per poi incontrare Ailoche e le sue miniere e, successivamente, il Santuario della Madonna di Oropa alla Brugarola, nel cui spiazzo hanno potuto riposare brevemente e rifocillarsi con un pasto frugale. Quindi l'Oratorio di San Sebastiano, o di Santa Maria Antiqua, rinomato per gli affreschi ritraenti la Passione di Gesù.

 

All'arrivo Postua, bella cittadina che, come l'anno scorso, ha accolto i pellegrini molto calorosamente.....


Infine, la Sede Sapientiae