Da Masserano a Portula e da Portula a Sagliano.
Sabato 21 e domenica 22 giugno i pellegrini devoti alla Madonna Nera hanno calzato nuovamente gli scarponi per percorrere la sesta e la settima tappa del Cammino della Gran Madre.
Lasciata Masserano e i suoi splendidi portici medioevali e superata la porta di San Rocco, i pellegrini hanno raggiunto l'oratorio dedicato alla Madonna di Oropa e da qui il Parco Arcobaleno e il lago delle Piane. Finalmente le Rive rosse: un paesaggio unico nel suo genere, sabbioni dotati di un fascino quasi irreale con panorami mozzafiato. Un territorio particolare costituito da graniti antichi di centinaia di milioni di anni e da gigantesche colate laviche dovute all'implosione del super vulcano biellese vercellese attivo oltre 270 milioni di anni fa. Pietre arancioni e rossastre. Stupende.
La chiesetta della Madonna del sabbione "la Giset dal Sabiun", la frazione La Colma, il rifugio La Sella: luoghi stupendi incontrati lungo il percorso prima di entrare nella valle del Ponzone.
Ponzone, Pratrivero e finalmente Portula dove, presso "l'oro di Berta" i pellegrini hanno potuto rigenerarsi prima di varcare la soglia che conduce alla Valle di Mosso.
Di buona lena al mattino di domenica si è affrontata una delle tappe più lunghe del Cammino: 20 chilometri che, superata la valle Mosso, conducono alla valle Cervo attraversando il biellese da oriente ad occidente.
Ristoro finale al "Bea Cafè".